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Channel: La forma delle nuvole

Torta vegan di pane raffermo

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Cosa fare con il pane secco o raffermo? Le possibilità sono infinite...proprio non capisco com’è possibile che si possa buttar via!
Adoro la panzanella toscana dove il pane viene insaporito dalla cipolla e le altre verdure, o le bruschette con aglio e pomodoro, o le polpette di pane e zucchine...insomma di ricette salate da fare con il pane secco la nostra cucina è davvero ricca, e la maggior parte possono essere cucinate in versione vegan senza problemi!

Ma per i dolci come si fa?

Dopo qualche esperimento non del tutto riuscito ecco la versione vegan della clasisca torta di pane raffermo, soffice e profumata!

 
Ingredienti:

400 grammi di pane raffermo. Potete usare solo la mollica o, come ho fatto io, scegliere di non buttare via neanche le croste e utilizzare tutto il pane.
½ litro circa di latte di avena
1 mela
uvetta
4 cucchiai di zucchero panela o mascavo
cannella


- Fate sciogliere lo zucchero nel latte vegetale, se necessario scaldandolo leggermente, e reidratate l’uvetta con poca acqua.
- Rompete il pane a piccoli pezzi e disponetelo in una ciotola capiente e copritelo con la miscela di latte e zucchero.
- Lasciate riposare un paio d’ore mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
- Trascorso il tempo di riposo il latte di avena dovrebbe essere stato quasi completamente assorbito dal pane. A questo punto impastate con le mani per rendere l’impasto omogeneo e senza grumi.
- Aggiungete l’uvetta, la mela tagliata a piccoli pezzi e la cannella in polvere.
- Spolverate con altro zucchero se volete una superficie più lucida e dorata e un extra di dolcezza!
- Infornate nel forno caldo a 180 gradi per 20 minuti circa finchè la superfice non appare dorata.


Non avendo messo uova per agglomerare l’impasto la torrta potrebbe essere fragile e rompersi al momento di toglierla dallo stampo. Per non rischiare è meglio resistere alla tentazione di mangiarla appena sfornata e lasciarla raffreddare completamente prima di estrarla dallo stampo. Tra l’altro fredda è molto più buona!!

Illustriamo una favola con colori a dita e collage

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Quando mi invento una favola e decido di pubblicarla il problema è sempre lo stesso: come faccio per le illustrazioni?
Questa volta di fronte alla fatidica richiesta di Gemma "mamma dai facciamo un lavoretto!!" ho risposto offrendole colori a dita, tempere e carta di giornale per illustrare una favola sull'empatia che avevamo inventato la sera prima: Il volo di Gea.


Abbiamo dovuto fare varie prove prima che il risultato la soddisfacesse, anche perchè lei essendo molto perfezionista voleva che l'uccellino assomigliasse a quello della favola.

Anche Irene ha partecipato allo stage creativo...a modo suo!!


A parte il divertimento di dipingere e ritagliare la carta credo che l'esperienza le sia piaciuta molto per averle dato la possibiltà di riflettere, interpretare e interiorizzzare la favola che avevamo letto insieme.

La favola infatti racconta di un uccellino chiuso in una gabbia e di una bambina che gli da la libertà. Disegnando l'uccellino e cercando di rappresentare prima la tristezza e poi la gratitudine verso la bambina che gli aveva aperto la gabbietta Gemma è entrata in sintonia con le sue emozioni e, proprio come dice la favola, è stata capace di mettersi nei suoi panni per capire cosa doveva provare.

Questa favola è nata dalla domanda di Gemma al vedere uno dei tanti uccellini tenuti in gabbia per il loro canto: "perchè quell'uccellino non può volare via?"

Lavoretti per bambini: diorama sottomarino

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Le vacanze non durano per sempre...purtroppo!!
Eccoci di nuovo a casa con un sacchetto di sabbia e qualche conchiglia per superare il trauma di ritrovarci ancora nel grigiore autunnale di queste giornate.


Con una scatola da scarpe, colori e colla abbiamo passato un pomeriggio ricreando un ambiente sottomarino, ed ecco un bel diorama per decorare la cameretta delle bimbe!


Questa volta Gemma ha fatto quasi tutto da sola: ha dipinto lo sfondo con le tempere, disegnato il pesce e il polipo e incollato sabbia e conchiglie ;)
Io ho soltanto fatto i buchi e passato i fili per appendere quei due simpaticoni.


Cuore di mamma...questo pesciolino dall'aria curiosa e il polipo dallo sguardo stupito mi hanno conquistata!!



Mandala per bambini, come dipingerli?

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Destinare parte del nostro tempo libero per condividere con i bambini l’arte millenaria di dipingere mandala può trasformarsi in un’occasione di crescita personale, oltre ad essere un ottimo sistema per rilassarsi e concentrarsi.
I benefici dei mandala per bambini sono davvero molti e per elencarli tutti ci vorrebbe una conoscenza del tema che io purtroppo non ho.

Personalmente da quando con Gemma abbiamo cominciato a regalarci un momento di pace, noi due sole, in cui dedicarci a dipingere mandala per bambini mi sono accorta che abbiamo migliorato diversi aspetti della nostra vita emozionale e approfondito il rapporto mamma-figlia.


Premetto che Gemma si dedica volentieri a lavori di pazienza e concentrazione, è abbastanza perfezionista di carattere e ricerca autonomamente attività abbastanza impegnative per la sua età.
 Da quando ha cominciato a dipingere mandala con una certa costanza ho notato come ha acquisito un maggiore controllo e consapevolezza delle sue emozioni, riesce ad esprimere sensazioni che prima probabilmente reprimeva e la vedo più serena.
Inoltre quando ci accorgiamo che sta perdendo il controllo e ha bisogno di riflettere un pò so che invitandola a dipingere un mandala troverà la serenità necessaria per poter poi affrontare in maniera positiva e costruttiva il confronto con i genitori.
Essendo poi una bambina abbastanza timida mi piacerebbe che quest’arte millenaria potesse aiutarla anche ad aprirsi verso gli altri, ma per questo abbiamo ancora molta strada da fare!

1- Per dipingere mandala è necessario innanzitutto preparare l’ambiente circostante. La stanza dovrebbe essere ben illuminata e tranquilla per permettere al bambino di concentrarsi, e la televisione rigorosamente spenta. Sembra scontato ma...spegnete il cellulare, mi raccomando! L’ideale sarebbe scegliere sempre lo stesso luogo che potrete col tempo decorare con i mandala già dipinti.

2- Il secondo passo è quello di scegliere il mandala che volete dipingere. Io lo faccio scegliere direttamente a Gemma da una selezione che ho stampato in precedenza. Questi sono alcuni dei nostri preferiti, potete scaricarli e stamparli cliccando qui.

 3- Ora scegliete i colori. Sia che decidiate di usare matite colorate, acquerelli, pennarelli, cere o qualsiasi altro mezzo la tecnica è la stessa: disponete tutta la gamma dei colori sul tavolo e poi datevi alcuni minuti per osservare il mandala in bianco e lasciare che si riempia di colori nella vostra mente. Sembra difficile da spiegare a un bambino ma per semplificare il processo potete incoraggiarlo a chiudere gli occhi e immaginarsi il disegno già colorato e descriverne poi i colori. Ogni colore che il bambino dice di vedere nel suo mandala immaginario voi lo mettete da parte, questi saranno i colori del suo mandala. Pur sapendo che ogni colore ha un suo preciso significato io personalmente non mi baso tanto su questo nella scelta dei colori ma vado “a occhio” seguendo l’ispirazione del momento.

4- Non resta che dedicarci al piacere di colorare il mandala. Si perchè dipingere il mandala per i bambini deve essere prima di tutto un piacere, è inutile obbligarli a farlo come se fossero dei compiti da svolgere. Non mi piace quindi dare delle regole da seguire o chiederle di rispettare degli schemi precisi. In teoria però esiste una regola basica: se volete esternare le vostre sensazioni cominciate a colorare dal centro verso l’esterno, se invece volete centrarvi, trovare voi stessi e chiarirvi la mente cominciate a dipingere dall’esterno verso il centro.


5- Riflessioni finali: ogni mandala dipinto è una rappresentazione dell'universo ed è di per se perfetto. Non esiste il concetto di errore nel dipingere un mandala, ogni disegno finito è esattamente come dovrebbe essere. Credo che alla fine questo sia il messaggio che voglio trasmettere alle mie bimbe attraverso anche l'arte dei mandala.


Perchè tenere un diario delle vacanze?

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Ricordo perfettamente che da piccola i famigerati compiti delle vacanze prevedevano sempre la stesura di un diario dove giorno per giorno bisognava scrivere il resoconto della giornata.
Io che passavo l'estate in un tranquillo paesino di mare dove le giornate trascorrevano sempre uguali odiavo questo esercizio di scrittura che mi obbligava a trovare qualcosa di emozionante ogni giorno da scrivere nel diario.
Nonostante qesto ho riproposto a Gemma una specie di diario di bordo delle nostre vacanze, perchè?
In primo luogo mi piace creare ricordi,è un vizio a cui non so rinunciare. Se è vero infatti che il tempo passa in fretta, troppo in fretta quando ti diverti e sei felice, è anche vero che raccogliere foto e ricordi ti permette di fermare il tempo catturando quegli attimi di felicità assoluta. Mi piace pensare che un domani le bimbe possano sfogliare i diari delle nostre vacanze, guardare le foto di noi 4 insieme e tornare a rivivere per un momento le sensazioni della loro infanzia.

 Ma questa non è l'unica motivazione per cui credo che sia positivo tenere un diario o un quaderno delle vacanze:
- aiuta a dare forma a pensieri e emozioni. Non necessariamente tutte le esperienze vissute durante le vacanze saranno al 100% positive, e in molti casi i bambini (almeno le mie...) fanno fatica ad esprimere a parole una sensazione negativa o un disagio. Con un disegno o scrivendo un diario possiamo aiutarli a riconoscere ed esprimere le loro emozioni.
- durante le vacanze spesso si vivono molte esperienze concentrate in pochi giorni e si rischia di perdere la possibilità di riflettere ed elaborare le esperienze vissute. Capita che si arrivi a sera stanchi e dopo una doccia si è già pronti per una nuova avventura il giorno dopo. Il fatto di tenere un diario eprmette di non sprecare gli stimoli positivi delle varie attività catturandone il messaggio e i tratti salienti per poterci poi riflettere con calma, magari con un attività a tema una volta rientrati alla routine.
- permette ai bambini di mantenere in allenamento le capacità di espressione (scritta, orale, grafica, creativa...) elaborata durante l'anno scolastico, al di la dei compiti delle vacanze che spesso vengono visti come un obbligo e non come un piacere.
Ecco, per tutti questi motivi quest'anno ho proposto a Gemma un diario delle vacanze creato interamente da noi per farlo più "nostro": abbiamo rilegato il quaderno usando carta bianca senza quadretti per poterci disegnare e Gemma ha decorato la copertina con un collage a tema montanaro ;)


Ogni sera poi, dopo esserci ripresi dalla stanchezza, le proponevo un'attività diversa da fare sul diario cercando di rispettare le sue capacità e i suoi interessi, ad esempio:
- fare un disegno della cosa che le era piaciuta di più della giornata trascorsa
- incollare un fiore raccolto durante la giornata e cercare sul libro dei fiori come si chiama
- scrivere i nomi degli animali che vivono in montagna usando un colore per quelli domestici e uno per quelli selvatici
- fare un disegno della cosa che le era piaciuta di meno di tutta la vacanza
- incollare una cartaccia raccolta sulla montagna, perchè da brava ex-scout mi piace pensare di lasciare i posti dove vado sempre un pò migliori di come li ho trovati ;)
- fare un disegno di tutta la famiglia in vacanza
A Gemma questa iniziativa è piaciuta e a noi resterà un bellissimo diario come ricordo di queste vacanze speciali!!


Pressa per fiori fai da te

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Quando si cammina in montagna raccogliere qualche fiore può essere uno stimolo e una distrazione per i bambini, ma una volta raccolti che ne facciamo?

Le presse per fiori di legno sono senz'altro molto utili ed efficaci ma forse un pò scomode e pesanti da portare nello zaino, ecco quindi la nostra soluzione: una pressa di cartone leggera da tenere sempre con se per poter seccare i fiori senza dover aspettare di arrivare a casa.


Bastano due rettangoli di cartone, tre elastici e un pò di carta di giornale!

Si possono poi usare i fiori secchi per le pagine del diario di bordo delle vacanze, come abbiamo fatto noi quest'anno.


I fiori una volta seccati possono servire anche per allestire un erbario per cominciare ad insegnare ai bambini fin da piccoli a riconoscere le piante e i fiori che ci circondano.

Magneti fatti di sabbia e colla

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Dopo le vacanze al mare non restano solo ricordi e una leggera abbronzatura, se come noi avete portato a casa qualche pugnetto di sabbia potete usarla per moltissimi lavoretti!

Ne basterà pochissima ad esempio per creare delle figurine che possono trasformarsi poi in magneti per il frigo o segnaposto per un'allegra tavolata estiva.

Cosa serve?
- Formine di silicone per il ghiaccio, o stampini per la plastilina dei bimbi
- un pugnetto di sabbia
- colla vinilica
Come si fa?
- Diluire la colla vinilica con acqua in parti uguali.
- Mescolare in una ciotolina la colla diluita con la sabbia fino ad ottenere un'impasto abbastanza denso con cui riempire gli stampini.
- lasciar asciugare almeno 48 ore prima di togliere le formine dallo stampo.
- Se al moemnto di togleirli vedete che tendono a rompersi provate a congelarli senza toglierli dallo stampo e a sfilarli quando saranno perfettamente ghiacciati. In questo modo saranno più duri, non si romperanno e  potrete lasciarli finire di asciugare fuori dallo stampo.


Vi piace l'idea?
Ora potete dipingerli o lasciarli al naturale, attaccarci una calamita o una molletta per decorare pacchetti, portafoto o qualunque cosa vi venga in mente!!


Scarica l'alfabeto da colorare: le vocali

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Insegnare ai bambini a leggere e scrivere: è giusto farlo prima delle elementari? Non sarebbe meglio lasciar fare alle maestre, preparate per questo compito, invece che improvvisarci noi genitori senza molte competenze in merito?
Avevo sempre pensato che non aveva senso sforzarsi di insegnare a leggere e scrivere ai bambini prima del tempo, forse per la paura di non essere in grado o di fare più danni che altro.
Poi è arrivata Gemma. Sono apparse le sue curiosità, le sue domande e la sua voglia irrefrenabile di imparare a decifrare quel codice che sembra reggere la vita degli adulti: l'alfabeto.

È arrivata Gemma chiedendomi "mamma cosa c'è scritto qui?" una cinquantina di volta al giorno: cartelli stradali, etichette al supermercato, giornali e ovviamente tutti i suoi (e i miei...) amati libri.
Improvvisamente sono apparse dal nulla le prime firme in fondo ai disegni, un enorme GEMMA a caratteri cubitali serpeggiava tra Cappuccetto Rosso e il lupo, si insinuava tra le nuvole di un paesaggio o tra i capelli di tutti i suoi ritratti.
E poi mamma, papà, Irene, nonna, nonno...tutta la famiglia veniva ritratta e ordinata, catalogata, senza che apparentemente nessuno le avesse insegnato a scrivere.
Un'onda di entusiasmo e curiosità a cui non ho saputo, e voluto, oppormi, e senza neanche sapere come sta imparando a leggere e scrivere.


Ho sbagliato? Francamente non credo, sono convinta che insegnare voglia dire soprattutto saper ascoltare e osservare le necessità e gli interessi del singolo bambino, e chi meglio di una mamma può farlo?
Ovviamente senza accanimento o inutili pressioni ma sempre giocando e stuzzicando la sua naturale curiosità abbiamo aperto una porticina nel mondo della lettura e della scrittura, che ovviamente la maestra approfondirà poi con i suoi metodi e le sue conoscenze.
Se anche voi volete stuzzicare nei vostri bimbi in età prescolare la curiosità per la lettura e la scrittura potete scaricare le vocali da colorare che ho fatto per Gemma.
E le consonanti? Appuntamento al prossimo post!

Imparare i segnali stradali giocando

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Con l'inizio del nuovo anno scolastico molti bambini cominciano ad andare a scuola da soli, e anche per chi ancora non se la sente di fare il gran passo (o siamo noi genitori che non ci sentiamo pronti? mha...) non è mai troppo presto per imparare qualche nozione basica di viabilità e segnali stradali.

Noi abbiamo cominciato presto, Gemma ha solo 4 anni, per darle la possibilità di essere un pedone consapevole e prudente anche se va ancora a spassod i manina con mamma e papà ;)

Mi piace che sia lei a dirci "aspettiamo che il semaforo sia verde" o a farci notare i segnali agli incroci, e per questo ci siamo inventate questo lavoretto per imparare i segnali stradali.


Abbiamo ricreato alcune strade riproducendo incroci e passaggi pedonali su un grande foglio di carta da pacchi bianca e abbiamo aggiunto tutti i dettagli della viabilità urbana:



- segnali stradali: creati con carta dipinta e ritagliata da Gemma, li abbiamo poi icnollati dove ci sembrava necessario regolare il traffico


- semaforo: creato a partire da due rotoli di carta igienica, due tappi di plastica e adesivi colorati. Abbiamo tagliato uno dei due rotoli per il lungo eliminandone una fettina per ridurlo di diametro e poterlo cosi inserire nell'altro.

Nel rotolo cosi rimpicciolito abbiamo incollato tre adesivi rosso, arancione e verde scalati uno rispetto all'altro mentre nell'altro rotolo abbiamo praticato tre fori rotondi.
Abbiamo incollato i due tappi alle estremità dei due rotoli per poterli ruotare e li abbiamo inseriti uno dentro l'altro.

- case: fatte con brick vuoti tagliati e dipinti

- parcheggi, benzinaio, una scuola...nella nostra città non manca niente, basta immaginare e creare!

Con le macchinine e qualche pedone abbiamo poi ricreato situazioni quotidiane: attarversare al semaforo o sulle striscie, entrare a scuola, chiedere aiuto in un negozio...insomma prime nozioni di sicurezza!

E voi, lasciate andare a scuola da soli i vostri bimbi?

Maschera fai da te per nutrire e schiarire i capelli biondi

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Bionde naturali o aspiranti tali…questa ricetta fa per noi!

Se fino a poco tempo fa pensare ad autoprodurre i cosmetici mi sembrava una follia ora non posso fare a meno di sperimentare nuove ricette, e se sono semplici ed efficaci come questa me ne innamoro subito!

Per fare questa maschera nutriente e schiarente per capelli biondi non serve la bilancia, gli ingredienti si misurano con un cucchiaino.


* una foglia di aloe vera

* 1 cucchiaino di olio di semi di lino

* 1 c. di olio di cocco

* 1 c. di miele

* 2 c. di succo di limone naturale

* 2 c. di birra (facoltativo)

Mentre il limone e la birra schiariscono gli altri ingredienti servono a nutrire e idratare a fondo i capelli.

Il procedimento è cosí semplice che più facile non si può: mettete tutti gli ingredienti nel bicchiere del frullatore (usate quello per piccole quantità visto che questa maschera va usata fresca) e frullate tutto fino ad ottenere un liquido gelatinoso.

Applicate su tutta la cappigliatura partendo dalle radici e distribuite fino alle punte. Lasciate riposare almeno un’ora, ma anche di più, dopo un pò infatti la maschera si asciuga e non sporca più, se non dovete uscire non vi accorgerete di averla.

 Lavate i capelli con il solito shampoo (se volete produrre anche lo shampoo leggete qui come farne uno idratante e ristrutturante con l’aloe vera) e sciacquate con un infuso di camomilla e aceto di mele.

Quest’ultimo risciacquo oltre a regalare riflessi dorati ai capelli li rende lucidi e setosi.

Nonni è la vostra festa, vogliamo farvi una sorpresa!

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Cari nonni tra pochi, pochissimi, giorni è la vostra festa e vogliamo farvi una sorpresa che vi lasci a bocca aperta, che vi faccia sorridere (ma anche un pò commuovere...) e che vi faccia capire quanto siete importanti per noi!


Una pianta? Certo, adoro regalare (e ricevere!) piante, ce n'è una per ognuno di noi e se conosci davvero una persona devi sapere quale pianta fa al caso suo.

Aromatiche, grasse o piene di fiori colorati...le piante sono splendide al naturale ma se coinvolgiamo i bambini per creare un regalo unico e speciale saremo sicuri che il nostro pensiero “verde” sarà una vero successo e lascerà i nonni a bocca aperta per la sorpresa!

Ecco qualche idea per dei lavoretti per la festa dei nonni creati con composizioni di piante e fiori.


-    Pianta grassa colorata: semplice, semplicissimo da realizzare anche per i bambini più piccoli che si divertiranno un mondo a dare sfogo alla loro fantasia dipingendo le foglie di questa pianta grassa.  Usate colori a base di acqua per non danneggiare la piantina, delle normali tempere andranno benissimo. Per prima cosa con la tempera bianca ricoprite interamente tutte le foglie della piantina per fare da sfondo ai colori scelti. Cominciate poi a dipingere le foglie centrali e proseguite verso l’esterno mescolando gradualmente i colori per un effetto sfumato.


 Per quanto riguarda la scelta del vaso io mi orienterei verso qualcosa di estremamente semplice, meglio se bianco o comunque chiaro per risaltare i colori delle foglie.

-    Con una gomma, carta da pacchi e un vasetto di vetro potete confezionare un originalissimo vaso portafiori.


Come fare? Semplice! Per decorare la carta da pacchi intagliate la gomma riproducendo un disegno lineare e geometrico, ad esempio dei triangoli. Potete usare anche altri timbri se preferite, si tratta di creare una decorazione semplice e che si adatti al gusto dei nonni che riceveranno il regalo. Se volete farvi aiutare dai bambini a stampare la carta disegnate a matita una serie di righe parallele per guidarli e mantenere una certa armonia nella decorazione.


Avvolgete il vasetto di vetro con la carta da pacchi decorata,  fermatelo vicino all’imboccatura con un cordoncino e riempitelo con i vostri fiori preferiti!


Se volete altre idee creative per confezionare originali regali con piante e fiori guardate quanti suggerimenti sulla pagina Facebook di Lepiantedonanogioia! In questi giorni inoltre molti fioristi e garden center organizzano attività e laboratori creativi per bambini, un'occasione da non perdere!

Casa per le bambole con le scatole da scarpe

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Quante cose si possono fare con le scatole da scarpe? Il loro potenziale è praticamente infinito, protagoniste delle costruzioni più complesse o utilizzate senza troppi abbellimenti per inventare storie, conservare ricordi o nascondere segreti.

Qui abbiamo usato una scatola da scarpe e uno scatolone per costruire una casa per le bambole minimalista ed essenziale, grande quanto basta per contenere i mobiletti portati l'anno scorso da Babbo Natale ;) ma senza inutili eccessi.


Non mi so spiegare come sia possibile non aver fatto neanche una foto del processo creativo ma probabilmente ero troppo presa a gestire le bimbe che tagliavano e incollavano...altro che Halloween questo si che fa paura! ...eh va bhe in fondo non c'è bisogno del tutorial, giusto?


Per quanto riguarda il materiale oltre alle scatole da scarpe ho usato carta da pacchi e colla fai da te (prima o poi posterò la ricetta...ma quante volte l'ho detto?)

Dopo aver deciso la disposizione delle stanze abbiamo incollato tra loro le scatole da scarpe e ci siamo armate di santa pazienza in attesa che si asciugasse la colla.





Abbiamo aggiunto un piano intermezzo nello scatolone per creare il bagno fissandolo con nastro adesivo di carta.


Abbiamo poi ricoperto la struttura incollando la carta da pacchi previamente ritagliata e, di nuovo, abbiamo dovuto aspettare che la colla fosse asciutta per passare alla fase seguente.

Per fare il tetto abbiamo usato il coperchio dello scatolone ricoprendolo di tegole di carta colorata.


Ed ora la parte più divertente: disporre tutti i mobili e decorare la casetta delle bambole!

Zucche porta dolcetti

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Siete pronti per affrontare indenni (o quasi...) la notte più magica dell'anno?
Che la si ami o no trovo che Halloween sia un'occasione creativa da non perdere, basta guardarsi intorno per venire letteralmente assaliti da mille idee e spunti per lavoretti da fare con i bambini!

Per chi, come la sottoscritta, adoraPinterestè ancora più difficile poi sfuggire alla tentazione di dare vita a qualche mostricciattolo, fantasmi o zucche...ed ecco il nostro contributo a questo fermento creativo: le zucche porta dolcetti da fare con i gusci degli ovetti di cioccolata.


 Personalmente non credo che porterò le bimbe a bussare alle porte dei vicini per chiedere dolci, ma sono pronta ad accogliere i piccoli mostriciattoli che passeranno di qui!! Per rendere speciale e dare un tocco simpatico a una semplice caramella o a un lecca lecca basta all'interno dei contenitori degli ovetti trasformati in spaventosissime zucche ;)

Basterà un pennarello indelebile, un chiodo per forare il fondo degli ovetti, qualche ritaglio di cartoncino verde per fare le foglie e, ovviamente, dolcetti vari per i più golosi.


Basta infilare uno stecchino negli ovetti dopo averli forati e inserire la caramella all'interno. Se avete scelto i lecca lecca sarà ancora più semplice, basterà infattui infilare il lecca lecca e avrete cosi anche un comodo contenitore per riporre il lecca lecca se non lo si finisce subito.

Io sto preparando un bel cestone da riempire di caramelle, frutta secca, mele caramellate e altre delizie...e in mezzo le nostre zucche porta dolcetti!!

Boooooooo!!!!


Cestini porta dolcetti di Halloween

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Eccoci di nuovo qui, per non uscire fuori tema un altro lavoretto di Halloween. Anche in questo caso la mancanza di tempo non è una scusa valida, bastano pochi minuti per creare dei cestini porta dolcetti con i rotoli della carta igienica!


 Visto che contro la nostra volontà erano entrati in casa alcuni dolciumi industriali mi sono dovuta inventare uno stratagemma per evitare che venissero ingurgitati in un secondo netto con conseguente caghetta (scusate il termine...ma quando ci vuole ci vuole!) e mal di pancia.  




La mia sembrava una situazione disperata, da un lato due belve affamate di saccarosio e dall’altra il marito che  “se li vogliono devono passare sul mio cadavere” senza sapere che messe di fronte alla scelta non avrebbero avuto nessuno scrupolo in merito! 


Come sono sopravvissuta? Promettendo che avremmo custodito i dolcetti in uno spaventosissimo cestino a forma di mummia fino al giorno di Halloween e ne avremmo mangiato uno (ripeto...uno!) per ciascuno il pomeriggio della festa.
Diplomazia pura!

Lanterne a fantasmino con i vasetti di vetro

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Tra i molti lavoretti di Halloween che si possono fare in questo periodo i fantasmini luminosi rappresentano un’ottima occasione per aiutare i bambini a superare la paura del buio.

Per esorcizzare la paura di mostri, fantasmi o altri personaggi scaturiti dalla fantasia dei bambini non c’è niente di meglio che dargli forma in maniera simpatica e creativa per decorare la loro cameretta e, perchè no, il resto della casa.



Noi li abbiamo fatti partendo da alcuni vasetti di vetro vuoti e fazzolettini di carta, ma saranno la fantasia e la creatività dei bambini a offrire lo spunto per idee sempre diverse..


È bastato disegnare occhi e bocca su un fazzolettino, incollarlo al bordo di un vasetto e fare il amnico con un nettapipe epr passare un pomeriggio divertente e giocare con il buio per capire che non c'è niente da aver paura.

Per illuminare i nostri fantasmini abbiamo usato lucine led per maggiore sicurezza, se usate candele non lasciatele incustidite, soprattutto in presenza di bambini!




Un gioco per togliere il pannolino senza stress

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Ahi noi la sventurata fase di togliere il pannolino ci trova impreparati e decisamente stressati!
Niente a che vedere con l'idillio immaginato e sperato, probabilmente avremo sbagliato da qualche parte ma le prime settimane sono state a dir poco complicate. Se è vero che è stato facile, direi quasi naturale e spontaneo, dire addio pannolino e benvenute mutandine, lo stesso non vale per centrare il vasino al momento del bisogno ;) Anche se era stata Irene a farci capire chiaramente che non voleva più il pannolino ora sembra pensare che in fondo...si stava meglio quando si stava peggio!

Noi però non ci siamo arrese ed ecco qui un bel gioco per togliere il pannolino senza stress!



Dipingere e decorare una scatola da scarpe a 4 mani è stata una prodezza, ma a parte qualche pennellata su tavolo e parete non ci sono stati altri danni collaterali.

Dentro la nostra nuova scatolina del vasino abbiamo poi messo una serie di oggetti e piccoli giocattoli relazionati appunto col momento di sedersi sul vasino.
La scatolina del vasino può essere aperta solo quando ci si siede sul vasino o sul water e, anche se sono giochini semplici come un pannolino per le bambole o un vasino, il fatto di non poterli avere sempre li rende interessanti e desiderabili.


La bambolina dispone anche di un set pipi/cacca di carta che, quando finiscono nel vasino, provocano grandi festeggiamenti e complimenti. Lo so può sembrare ridicolo...ma di fronte all'emergenza siamo pronti a tutto.
Con l'aiuto della bambolina possiamo poi mettere in scena più e più volte il momento critico del vasino rendendolo cosi un momento di rutine quotidiana.
Servirà? per il momento abbiamo notato già un bel miglioramento, insieme ad altre attività motivanti Irene comincia ad accettare che il cambiamento è in atto e non si può fare retromarcia.

Fiocchi di neve con la colla e lo zucchero

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Casa nostra per Natale si trasforma, le prime decorazioni appaiono discretamente ma ben presto la febbre del Natale dilaga e in men che non si dica siamo circondati da fiocchi di neve, palline, brillantini e chi più ne ha più ne metta.


Non saprei dire se sono io la colpevole di questo eccesso di frivolezza che ci colpisce puntualmente ogni anno o se semplicemente mi sono addattata alle richieste delle bimbe, resta il fatto che la casa sembra una succursale di una fiera natalizia.

Quest'anno ci siamo messi anche avanti con i lavori e abbiamo già attaccato alle finestre dei colorati fiocchi di neve creati insieme alle bambine.



Per farle bbiamo usato solo colla vinilica, zucchero e brillantini.


Dopo aver inserito un foglio con disegnati fiocchi di neve di dievrse forme e dimensioni in una bustina di plastica abbiamo colorato il disegno con la colla vinilica.

Le bimbe poi hanno decorato i fiocchi di neve spargendo un pò di zucchero per un effetto glacé e brillantini sulla colla ancora fresca. Non bisogna mettere troppo zucchero perchè con l'umidità della colla tende a sciogliersi e rovinare i fiochhi di neve.


Abbiamo lasciato asciugare il lavoro per un giorno intero su una superficie piana ed ora ecco le nostre finestre decorate!!



Sciarpa all'uncinetto, infinity scarf per bambini

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Ogni anno al momento di fare il cambio di stagione e resuscitare sciarpe, guanti e cappelli delle bimbe mi pongo la stessa domanda: “avranno imparato finalmente a mettersi la sciarpa?” No perchè da noi la sciarpa se lasciata alle loro amorevoli cure striscia per terra ad ogni passo, oppure me la ritrovo appallottolata in una tasca della giacca, o dopo un paio di giorni me la riporta qualche mamma di un compagno di scuola che se l’he ritrovata misteriosamente nello zaino!
Visto che anche quest’anno la risposta è stata “no, ancora non sanno mettersi la sciarpa da sole!!” ho sfoderato l’uncinettone di bamboo e in poche ore ho munite le creature di sciarpona tubolare o infinity scarf a prova di bambini distratti!


All’occorrenza poi si può usare anche come cappuccio ;) Per farla ho usato l’uncinetto nº9 e 150 grammi di meravigliosa lana sfumata su toni caldi e terrosi sofficissima morbidissima coccolosissima regalata dai nonni!



Io non sono il tipo da contare i punti...uncinetto cosí come cucino, cioè a occhio (e per la sciarpa non c’è problema...il bello è stato fare i guantini, impossibile farne due uguali cosí!!!) In ogni caso ho fatto un’anella di base di circa 80 catenelle. Dopo un primo giro a punto basso sono salita facendo tanti ventaglietti, circa 20 ad ogni giro. Al giro successivo ho fatto partire i ventaglietti nel mezzo del punto che univa i due sottostanti.

 

Ecco fatto, ora devo solo resistere alla tentazione di rubargliela perchè va benissimo anche a me...il primo conflitto mamma-figlia sarà per colpa di una sciarpa!

Coltivare le verdure partendo dagli scarti

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L’inverno è alle porte e l’orto ne risente, mentre cavoli e scarola aspettano che arrivi il loro momento resta sempre un pò di spazio disponibile che rischia di rimanere inutilizzato.


Per non sprecare nessuna opportunità che ci viene offerta dal minuscolo fazzolettino di terra che siamo riusciti a coltivare in terrazza nei periodi invernali ne approfittiamo per ripiantare le parti che normalmente non si mangiano di alcune verdure. In questo grazie agli scarti coltiviamo nell’orto verdura nuova e sempre fresca...e gratis!

Cipolle, porri, aglio, sedano, finocchio, carote, ravanelli se comprati freschi spesso hanno ancora un abbozzo di radici o mantengono la vitalità per ributtarle fuori. Basta pensare alle patate che se lasciate nella dispensa spesso germogliano da sole.


Personalmente i risultati migliori li ho ottenuti usando metodi diversi a seconda della verdura che voglio ripiantare:

Cipolle, porri, aglio: prima di cucinare la cipolla o il porro elimino il fondo, dove si trovavano le radici, e non faccio altro che interrarlo e aspettare che spuntino le prime foglie. Quando spuntano vuol dire che ha attecchito e che tra qualche settimana avrò cipolle gratis.





Carote, ravanelli, patate: in questo caso taglio la sommità e la interro eliminando parte delle foglie e interrando quello che resta. Anche con queste verdura la riuscita è ottima visto che attecchiscono quasi tutte ma devono essere fresche al momento dell’acquisto e senza polverine anti radicanti (compratele sempre con il loro ciuffo di foglie, avrete la garanzia che sono fresche e più gustose!)


Sedano e finocchio: Una volta consumata la parte commestibile lascio il fondo in ammollo in poca acqua epr una settimana. Quando spuntano le prime foglioline interro il fondo, come per le cipolle. Se non spunta niente dopo un paio di settimane finisce tutto in pasto ai lombrichi nella compostiera.

Lo stesso processo è valido anche in vaso, basta calcolare la profondità della terra per le verdure a tubero.

Calendario dell'avvento con il washi tape

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Un classico che in questi giorni non poteva proprio mancare, il calendario dell'avvento, ma in versione super veloce per chi si ritrova (sempre) con l'acqua alla gola l'1 dicembre a terminare i preparativi.

Il calendario dell'avvento con il washi tape si può appendere ovunque, anche alla libreria come abbiamo fatto noi, e da quell'allegro tocco di disordine apparente (apparente?) che fa tanto Natale!



Tanto per stare in tema riciclo per fare le bustine ho usato alcuni disegni delle bimbe che non erano entrati nella selezione di quelli da tenere per ricordo, e dei ritagli di carta da pacchi.





Diciamo che quest'anno la difficoltà è stata non tanto fare il calendario quanto scegliere le sorpresine da inserire: Gemma e Irene troveranno biscottini al cioccolato fatti da un'amica, adesivi, alcuni colori, cioccolatini (pochi...), indovinelli e filastrocche (molti...), buoni per fare attività insieme e alcuni giocattolini.



Ah, gli anni scorsi l'avevamo fatto cosí:

ad albero di Natale
con i rotoli di carta igienica
con i bicchierini di carta

ma per me il più carino è quello di quest'anno ;)

Decorazioni di Natale con pasta di sale e acquerelli

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Ormai da qualche anno abbiamo fatto nostra la tradizione che le decorazioni di Natale devono essere fatte da noi: artigianali, sostenibili, economiche...e anche belle, perchè no!!!

Vista la passione delle bimbe (me inclusa...si capisce!!) per la pasta di sale ne abbiamo approfittato per decorare il nostro albero di Natale con i colori naturali del pane appena sfornato arricchito da qualche tocco di acquerello.


La ricetta della pasta di saleè la stessa che usava mia mamma durante i lunghi pomeriggi d'inverno, tanti anni fa:


1 tazza di sale
1 tazza di farina
acqua quanto basta per impastare

E poi svariati oggetti trovati qua e là per provare, sperimentare, sbagliare e tornare a cominciare.


La retina delle arance ad esempio serve per creare un effetto tartarugato sulla superficie delle formine, mentre la pasta (penne, maccheroni...) o il tappo di un pennarello sono l'ideale per creare disegni stampati e decorazioni in rilievo.


Una volta soddisfatti del risultato basta lasciar asciugare la pasta di sale a temperatura ambiente per circa 24 ore prima di poterla dipingere. Se avete fretta potete farla asciugare anche in forno ventilato, magari approfittando per cuocere una bella torta per la merenda ;)


Ora non resta che aggiungere un tocco di colore che darà rilievo alle decorazioni stampate. Noi abbiamo usato gli acquerelli per evitare colori troppo accessi e poter giocare con le sfumature, ma si possono usare anche le tempere o addirittura i pennarelli.

Giochiamo a cercare funghi...di plastica riciclata

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Quanto ci piace cercare funghi, perdere la nozione del tempo passeggiando nei boschi, osservare i piccoli particolari alla ricerca di indizi per poter essere i primi a esultare, in silenzio (si sa, la concorrenza...) per la soddisfazione di mettere il primo trofeo nel cestino.

E se giocassimo a cercare funghi anche quando dobbiamo stare chiusi in casa?
Questo lavoretto si è rivelato essere ideale per quando i bambini sono malati o il tempo non permette di uscire.


Per fare i funghetti che poi abbiamo nascosto per casa abbiamo cercato contenitori di plastica vuoti, rotoli di carta igienica, palloncini scoppiati, tappi...e quant'altro ci veniva in mente ;)
E ovviamente la nostra fedele pistola di colla a caldo!


E da qui in poi mi sono imposta di risparmiarmi i consigli e ho lasciato fare alle bimbe, le ho lasciate libere di abbinare il materiale a loro disposizione seguendo semplicemente la loro immaginazione e creatività. Mi hanno stupito anche sta volta, hanno rovistato nei cassetti per cercare questo e quello, hanno attaccato adesivi e si sono inventate un mondo colorato e allegro. Hanno parlato la loro lingua, quella dei colori e dell'immaginazione, e io sono rimasta a guardare senza dire niente per non rompere la magia.


Solo alla fine mi sono offerta di aiutarle per incollare con la pistola a caldo tutti i bellissimi funghetti che avevano fatto.

Per colorare i cappelli dei funghi li abbiamo ricoperti con palloncini rotti, tagliando la parte dell'imboccatura e tendendoli con forza per aderire bene al contenitore di palstica che faceva da supporto.

Ed ecco che eravamo pronte per nascondere e trovare tanti funghetti colorati spuntati come per magia in giro per casa!


Cappello da pirata da fare in 10 minuti

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Un pirata, una fata, una principessa...per Carnevale possiamo trasfrormarci in qualsiasi cosa anche senza dover indossare un costume elaborato o costoso. A volte infatti basta un accessorio per scatenare la fantasia di un bambino e permettergli di sperimentare ed esplorare diversi lati della sua personalità.
Noi in particolare quest'anno a parte il costume di carnevale scelto da Gemma stiamo preparando diversi accessori semplici e divertenti che ci aiuteranno a vestire i panni dei più svariati personaggi.
Nella decisione degli accessori da creare mi piace scegliere qualcosa che possa essere indossato indifferentemente anche dagli adulti (che risate si fanno le bimbe!) e che sia veloce, anzi veloccissimo da realizzare.
Come questo cappello da pirata in gomma crepla, pronto in 10 minuti.


Una semplice sagoma da stampare e ritagliare nella gomma crepla e incollare con la colla a caldo per creare un cappello da pirata per carnevale quasi indistruttibile.


Scarica qui e qui il modello da stampare e ritagliare  del cappello e del caratteristico teschio da pirata!


E per Irene? Ha voluto le antenne da ape Maia...anche queste create in pochissimi minuti, tra una risata e l'altra!



Barbie diventa una sirena con la coda all'uncinetto

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In pochi istanti nasce l'idea di regalare una bella coda da sirena alla nostra Barbie, e in circa un'ora di frenetico uncinettare eccola pronta a sfoggiarla e posare per un servizio fotografico in piena regola!



Contare punti non fa per me, e in questo caso se anche avessi voluto impegnarmi a fare uno schema sarebbe stato impossibile con Gemma che fissava l'uncinetto come se volesse farlo muovere più in fretta, mentre ripeteva "mamma hai finito?"


Per fortuna la Barbie non si è lamentata se la coda non le calzava proprio a pennello e si è subito messa a suo agio tra i giochi da spiaggia, che anche se siamo a febbraio qui il clima è mite e rimangono sempre in terrazza per rallegrare le ore più calde della giornata.

E il reggiseno? Gemma ha pensato che due conchiglie attaccate con un pò di plastilina sarebbero state perfette, ed ecco fatto!

Divertenti biscotti vegan a forma di fossili

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Per la merenda delle bambine, ma anche per la colazione di tutta la famiglia, stavo cercando un'alternativa vegan ai tradizionali biscotti di pasta frolla.
Cercavo una ricetta con molti "senza"...senza zucchero, senza burro, senza uova, senza latte...e allo stesso tempo che fossero abbastanza buoni e divertenti da piacere alle bimbe.


Dopo vari tentativi ho avuto buoni risultati con questa ricetta:

- 300 grammi di farina di farro integrale.
- 100 grammi di olioevo (io non lo peso, uso un vasetto di yogurt pulito riempito fino a 3/4)
- uno yogurt di soia al naturale
- due cucchiai di sciroppo di agave. Con questa dose i biscotti non saranno molto dolci, anzi il gusto sarà quasi neutro, ma a noi piacciono cosi ;)


A questo punto non sarà molto ortodosso ma io lascio che siano le bimbe a inserire tutti gli ingredienti nel mixer ed azionare fino a ottenere un impasto tipo pasta frolla.  Se la pasta risulta troppo dura basta aggiungere un pò d'acqua o di latte vegetale.


Ora viene la parte più divertente, dare forma ai nostri biscotti fossili!
Dopo aver lasciato l'impasto in frigo per circa mezz'ora facciamo tante palline e le schiacciamo sulla teglia da forno.
Spolverizziamo con un pò di farina e schiacciamo su ogni biscotto un dinosauro di plastica o un'altra figura di animali.


Sollevando delicatamente il dinosauro e cuocendo in forno a 180 gradi per circa 10/15 minuti avremo il nostro fossile commestibile, e una merenda per i bambini sana e divertente!